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Recensione di: Fast and Furious 5

Dal 4 Maggio tornano sul grande schermo Dominic Toretto (Vin Diesel), a bordo della  sua immancabile Dodge Challenger, e l’ex-agente Brian O’Conner (Paul Walker), nel quinto attesissimo capitolo del franchise di successo Fast and Furious. Il film, diretto dal taiwanese Justin Lin (Fast and Furious – Solo parti originali, Tha Fast and the Furious: Tokio Drift), vede tornare in azione la celebre squadra di piloti clandestini che per dieci anni ha conquistato il pubblico con folli corse a bordo di roboanti automobili e scene d’azione al cardio palma. Ritroviamo il cast al completo, dove riconosciamo tutti i personaggi che hanno dato vita ai capitoli precedenti della serie, arricchito da una new entry d’eccezione, Dwaine Johnson, nei panni dell’irreprensibile agente federale alle calcagna di Toretto & Co, che assieme a Vin Diesel dà vita ad uno dei combattimenti corpo a corpo più appassionanti del film. Questo quinto episodio inizia dove finiva il precedente:ovvero con la rocambolesca evasione di Dom Toretto, organizzata dalla sorella Mia e dall’amico di sempre O’Conner. I tre fuggono a Rio dove ad attenderli c’è un nuovo rischioso colpo: una rapina da cento milioni di dollari che può assicurare loro la tanto agognata libertà. Sulle loro tracce uno dei più pericolosi malviventi brasiliani e il granitico agente Hobbs, ma al loro fianco una squadra composta dai migliori uomini, unica nel suo genere. Nel rispetto di questo riuscitissimo progetto e del suo pubblico, Lin ripropone tutti gli ingredienti che hanno reso celebre la saga: fughe spettacolari, inseguimenti automobilistici mozzafiato e tanti buoni sentimenti. I  protagonisti infatti sono sì dei fuorilegge, ma sono legati tra loro da un codice basato sul rispetto e su un profondo senso di famiglia. È proprio questa la forza di Fast and Furious, dal primo capitolo datato 2001 ad oggi, il grande senso etico dei suoi personaggi. Assieme ovviamente a scene d’azione di grande impatto coadiuvate da un montaggio frenetico, divenuto ormai cifra stilistica del franchise. In Fast 5 la narrazione trova il suo culmine nel minuzioso racconto della rapina che dà vita ad un intreccio ben congegnato e ricco di colpi di scena. Dunque un film ricco, di puro intrattenimento, che fondamentalmente «trae ricchezza dalla sua semplicità», come afferma Paul Walker, e che sicuramente non scontenterà i suoi fan.

Sara D’Agostino

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