Recensione di: Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni
Woody Allen ci aveva illuso con Basta che funzioni, per questo il risveglio con Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni è ancora più brusco di quello che si poteva aspettare. Nonostante un cast stellare (Antonio Banderas, Anthony Hopkins, Josh Brolin, Freida Pinto, Gemma Jones, Naomi Watts) la pellicola si perde soprattutto nel punto di forza della migliore filmografia di Allen: la sceneggiatura, che si presenta allo spettatore sciatta, piatta e terribilmente inconcludente. La storia segue, con una scelta alquanto discutibile della voce off, le vicende di due coppie in crisi. La prima, capeggiata da un Hopkins sotto tono, come tutto il cast, è la classica coppia con 40 onorati anni di matrimonio che scoppia per colpa di lui che vuole ancora sentirsi un ventunenne; mentre la seconda è la coppia di quasi quarantenni che non riesce ad avere un figlio e si lascia tentare dalle seduzioni di un affascinante capo, lei, e una provocante e sexy vicina di casa ventenne, lui. Ad Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni manca la brillantezza e l’acutezza dei dialoghi. Certo sono presenti tutti i temi cari al regista, soprattutto la voglia di misticismo e la ricerca di scoprire cosa c’è dopo la vita. Comunque dimenticatevi Io ed Annie o Manhattan: le battute sono poco comiche, le discussioni tra i personaggi sono poco originali e le situazioni sono poco innovative. Anche i deliri di Gemma Jones sono monotoni e i dialoghi tra l’uomo anziano e la giovane gallinella sono banali, anche se solo in queste occasioni può venir voglia di ridere. Alla fine per tutta la narrazione ci si annoia, mancando quel coupe de theatre che ognuno si aspetta da un regista geniale come (è stato!) Woody Allen. Insomma le vicende di crisi sentimentali di quest’ultimo lavoro non lasciano in bocca il sapore dolce amaro delle vere commedie alleniane. Si può salvare qualcosa? Sì, la solita bellissima colonna sonora.
Davide Monastra