Recensione di: Mia moglie per finta
Nelle sale italiane dal 1° aprile, Mia moglie per finta, brillante commedia diretta da Dennis Dugan, tratta da Fiore di cactus di SAKS (pièce di AABE BURROWS, sceneggiatura di I.A.L.DIAMOND) ha come protagonisti Adam Sandler e Jennyfer Aniston. Al centro del film la storia di Danny, un chirurgo plastico che, per non impegnarsi con le donne, finge di essere sposato. Quando incontra la ragazza dei suoi sogni il ragazzo decide di togliersi la fede e di smetterla di mentire. Tuttavia Danny rimane invischiato nelle sue stesse bugie quando Palmer (Brooklyn Decker), la ragazza che ha deciso di sposare, vuole conoscere la sua ex – moglie e i loro figli. Chi può interpretare questo ruolo se non Katherine, sua assistente da anni, madre single di due vivaci bambini? Inaspettatamente si ritrovano tutti insieme alle Hawaii, dove le bugie raggiungono l’apice. Inizia infatti un susseguirsi di bugie che coprono altre bugie ed una serie di piccoli equivoci che rendono il film molto divertente e godibile, e soprattutto conferiscono all’azione filmica un ritmo sostenuto. A questo contribuiscono soprattutto una sceneggiatura, scritta da Allan Loer e Timothy Dowling, che fornisce continui spunti umoristici e vivaci espedienti comici e un cast più che brillante. Accanto a Adam Sandler e alle sue note doti istrioniche, troviamo infatti una deliziosa Jennyfer Aniston ed un’inaspettata Nicole Kidman, nel ruolo di Devlin, insopportabile ex compagna di college di Katherine. Infatti, una volta giunti alle Hawaii, a mettere a repentaglio il delicato e precario equilibrio creato da Danny e Katherine la presenza dell’odiosa ed odiata Devlin. L’entrata in scena di questo nuovo personaggio da ovviamente avvio ad una serie di spassose gag che si dipanano in una farsa degli equivoci che si fa via via sempre più complessa. A sbrogliare l’intricata matassa di bugie e fraintendimenti giunge, immancabile in una commedia romantica, l’atteso lieto fine, dove ogni cosa torna a posto e l’amore trionfa sempre.
Sara D’Agostino