Recensioni Film

Recensione di: Super 8

Le idee iniziali del regista e sceneggiatore J.J. Abrams erano due: avere dei giovani cineasti nascenti come personaggi e una premessa intrigante con protagonista un treno che trasferisce dei contenuti dall’area 51.
Grazie anche alla collaborazione di molti colossi di Hollywood, con Super 8 ha realizzato molto di più: un piacevole thriller fantascientifico che cita il meglio del cinema americano anni ’70 senza togliere spazio all’umorismo.
Non mancano temi di maggior sensibilità, spesso trattati da Abrams, come i rapporti tra figli e padri e l’incontro-scontro con entità misteriose (alzi la mano chi, nell’alieno di Super 8, non rivede il mostro che ha segnato sei stagioni del popolarissimo telefilm Lost!).
Il risultato è un omaggio alla storia del cinema americano e molto di più: il cast, quasi interamente composto da adolescenti, è una piacevole sorpresa oltre che una promessa per il futuro. Gli effetti speciali, ben fatti, esaltano una trama semplice ma non banale, come conferma un finale che ribalta qualche cliché hollywodiano, il che non guasta.
Consiglio per il pubblico: non uscire dalla sala al termine del film. Gli autori hanno confezionato un bellissimo regalo in accompagno ai titoli di coda.

Carlo Garofalo

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio