Recensione di: Trainspotting
Trainspotting significa letteralmente “guardare i treni che passano”, ossia limitarsi ad assistere all’esistenza senza scegliere la vita. 88 minuti al ritmo serrato di una musica martellante in cui continuamente si viene sbattutti in una realtà cinica e cruda, con un realismo che fa rabbrividire.
E’ la storia di un gruppo di ragazzi che sceglie consapevolmente una vita all’insegna dell’eroina. E’ poi la storia di amicizie finte, tradimenti veri, disagio sociale, tentazioni di una vita che non piace e viene scelta, troppo spesso, come il minore dei mali. E’, soprattutto, la storia di un andare senza fine, per poi scoprire di non essersi mai mossi. Per poi scoprire, nella fuga da quella realtà che ci imprigiona, di esserci portati dietro le prigioni che abbiamo dentro.
Carlo Garofalo