Recensione di: Wall Street: Il Denaro Non Dorme Mai
Wall Street : il denaro non dorme, mai esce in sala 23 anni dopo il primo film omonimo. Nell’ incipit della storia ci viene mostrato subito uno dei protagonisti: il furbo ed intelligente Gordon Gekko (Michael Douglas) uscire di prigione dopo aver scontato la sua pena, altro personaggio chiave del racconto è il giovane professionista di Wall Street Jacob Moore (Shia Labeouf), fidanzato di Winnie Gekko (Carey Mulligan), figlia di Gordo Gekko. Il film è, a mio giudizio, utile intellettualmente poichè ci racconta e ci spiega la recente crisi economica del 2008 in chiave diretta e concreta, sicuramente, però, gli appassionati di economia avranno apprezzato di più questo film piuttosto che le persone scarse in materia, in quanto in alcuni frangenti vi sono dei dialoghi abbastanza tecnici. Un aspetto interessante, ma forse fin troppo banale ed esasperato, è la contraddizzione caratteriale tra Jacob e Winnie e Winnie e Gordon. Il trio rappresenta in realtà il classico luogo comune dello scontro tra il capitalista attaccato ai soldi e la sinistroide che invece ritiene che i soldi siano inutili e non contino niente. Le figure, però, vengono un pò estremizzate e sinceramente, in alcuni frangenti, ho riscontrato il carattere di Winnie eccessivamente melodrammatico oltre che utopico in relazione alla poca importanza data al denaro. Jacob è, invece, un pò un ibrido, attaccato ai soldi, si, ma con consapevolezza che non sono tutto nella vita. Al contrario, Gordon Gekko, è un estremizzazzione del capitalista magnate che passa sopra a tutti e tutto per badare solo ai propri interessi economici. Nel film vi è un forte contrasto tra padre e figlia ed uno dei fili conduttori del racconto è, proprio quello di cercare di riallacciare il rapporto tra i due. Fa da sfondo alla problematica situazione finanziaria globale anche la storia d’amore tra Winnie e Jacob, ma indubbiamente il tema centrale è la crisi economica.
E’ dunque un film avvincente ed interessante, un film, ripeto, che affronta la situazione economica in modo abbastanza dettagliato ed in maniera narrativamente valida, pecca forse in luoghi comuni, in classiche scene da film alquanto improbabili e scontate. Per quanto riguarda i valori che cerca di trasmettere si rifà indubbiamente allo stampo classico di Hollywood, facendo uscire dalla sala gli spettatori con un immagine positiva, non della situazione economica, purtroppo, che come ben sappiamo è ancora precaria e rischiosa, ma dal punto di vista sentimentale ed umano.
Vanessa Amodio