Recensione di “Winnie The Pooh, nuove avventure nel Bosco dei 100 Acri”
La magia della casa di produzione dei sogni più famosa al mondo per i più piccoli e non, la Disney, torna al classico, portando sul grande schermo una nuova avventura dell’orsetto Pooh e i suoi fedeli amici. Winnie The Pooh e gli abitanti del Bosco dei Cento Acri, sono stati più volte utilizzati per serie tv, film d’animazione, speciali e gli inflazionati peluche e gadget, tornano oggi in una terza trasposizione cinematografica fedelmente riprodotta in 2D (grazie al cielo!). Immaginate cosa voglia dire finalmente andare al cinema e non dover subire la pressione delle major cinematografiche, senza bisogno di dover indossare degli scomodissimi occhiali 3D, o essere rintontiti da canzoni sparate a tutto volume dal Dolby Surround per uscire poi dalla sala senza capire se si è visto un cartone oppure un musical. Disegnato a mano, come la migliore tradizione esige, tratto direttamente dai racconti di Milne, si divide e unisce tre storie diverse: Pooh alla ricerca di un po’ di miele, La perdita della coda di Ih-Oh e il presunto rapimento di Christopher Robin, con tanto di preparazione alla lotta con “L’appresto”. La pellicola si snoda semplice e dolce divertendo i più piccoli, con una storia fatta su misura per loro, arricchita da una morale educativa proveniente proprio dal dolce Pooh, che antepone il valore dell’amicizia e ai propri bisogni.
Sonia Serafini