Ribelle – The Brave Recensione
Merida è una giovane principessa scozzese che deve fare i conti con i suoi doveri, con il suo destino, e con il cammino che la madre, la Regina Elinor, ha scelto per lei.
Ma Merida non è fatta per il galateo, per le buone maniere, lei è nata per essere libera, ribelle, con arco e frecce pronta a sfrecciare nella foresta che circonda il castello.
Quando giunge il momento del suo fidanzamento decide di cambiare le regole e gareggiare lei stessa, insieme ai suoi pretendenti, per la sua mano.
Il rapporto conflittuale con la madre la porta a incontrare una sbadata strega/intagliatrice di legno che le fornisce l’incantesimo che cambierà il suo destino.
Ennesimo capolavoro della Disney Pixar “Ribelle – The Brave” colpisce il cuore dello spettatore, con un personaggio forte, caparbio, così lontano dalle classiche principesse disneyane e al tempo stesso così affascinante e attuale. Merida non ha infatti bisogno di essere salvata, ma salva se stessa, è artefice del proprio destino.
Anche la storia “d’amore” è innovativa, non riguarda infatti l’amore tra la principessa e un futuro re, ma tra lei e la sua famiglia, in particolar modo analizza il rapporto con sua madre. Un riflesso della società moderna dove il rapporto fra genitori e figli si incrina troppo spesso per il mancato ascolto fra le parti. In questo caso il film aiuta a riflettere e incita al dialogo e all’accettazione, da parte dei genitori a lasciar libera i propri figli, e da parte dei figli sprona invece al dialogo e a non tagliare fuori dalla propria vita una parte importante di essa.
Il character design è curato come sempre nei minimi dettagli e uno sforzo ingente è rappresentato dalla folta chioma rosso fuoco della protagonista, una sfida che gli sviluppatori della Pixar hanno superato a pieni voti.
Il film regala momenti di puro divertimento, soprattutto quando sono coinvolti i tre gemelli fratelli di Merida, piccole pesti che combinano guai a non finire e che divertono lo spettatore anche senza aprire mai bocca.
Un omaggio va anche a Steve Jobs, il papà della Apple e caposaldo della Pixar, il cui ringraziamento è presente nei titoli di coda e a cui è stato dedicato un intero clan, neanche a farlo apposta, quello dei Macintosh.
Cullati sulle dolci note delle cornamuse il film regala forti emozioni e, come tutti i film Disney, è adatto non solo per i più piccini ma anche, e soprattutto, ai più grandi.
Eva Carducci