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Ricomincio da capo – Recensione

Cosa fareste se rimaneste bloccati in un labirinto temporale che vi costringe a rivivere lo stesso giorno all’infinito? Guardando “Ricomincio da capo” potrete scoprire come Phil Connors (Bill Murray) affronterà questa situazione.
Phil è un insopportabile metereologo televisivo che, controvoglia, deve recarsi nella piccola città di Punxsutawney, in Pennsylvania, per fare un reportage sulla tradizionale ricorrenza del Giorno della Marmotta (“Groundhog Day” è proprio il titolo originale del film). È il quarto anno di fila che cura il servizio di questa particolare occasione in cui si aspetta la marmotta svegliarsi: se vede la sua ombra, si avranno altre sei settimane d’inverno, altrimenti la primavera è alle porte. Nonostante sia una tradizione simpatica e apprezzata da tutti, Phil la detesta, così come detesta il suo umile lavoro: vorrebbe una posizione più importante, in un altro network, non si sente apprezzato e per questo è nervoso e tratta sempre tutti in malo modo. Ma tutta questa cattiveria gli si riverserà contro quando per uno strano scherzo del destino si ritroverà a rivivere proprio quell’odiata giornata all’infinito. Ogni mattina viene svegliato alle 6.00 dalle stesse parole dei giornalisti radiofonici e dalla stessa canzone (“I Got You Babe” di Sonny & Cher): è sempre il 2 Febbraio, il Giorno della Marmotta. Phil passerà dallo sconcerto, alla disperazione, alla depressione per poi rinascere. Inizialmente sfrutta il sapere in anticipo ciò che accadrà durante la giornata per suo tornaconto personale: si abbuffa, seduce donne, fa acrobatici inseguimenti con la polizia, ma soprattutto cerca di diventare l’uomo ideale per la sua collega, Rita (Andie McDowell), di cui è segretamente innamorato, senza però riuscirci mai. Capisce allora che non basta emulare i gusti di lei, Rita non può amarlo perché lui è egoista, egocentrico, maleducato. Posto davanti al suo reale carattere, Phil sfrutterà questa prigionia temporale per studiare, imparare cose nuove, affinare le sue qualità, aiutare le persone e diventare un uomo migliore. Sarà proprio crescere e migliorarsi che spezzerà questa sorta di incantesimo.
“Ricomincio da capo” è una divertente commedia del ’93, che funziona grazie ad una combinazione tra la sceneggiatura semplice e lineare ma d’impatto e la simpatia contagiosa di Bill Murray. L’attore vive di sarcasmo ed autoironia in questa pellicola che poggia tutta la sua riuscita sulle sue spalle, visto che ne è protagonista assoluto. Tutta sorrisi e sguardi teneri, la dolcissima Andie McDowell interpreta la ragazza di cui Phil è innamorato, che sarà un po’ il suo angelo custode, consigliera in questi momenti di sventura.
Un film piacevole che strappa due risate e anche una riflessione su come si può cambiare la propria vita, semplicemente cominciandola a guardare in modo diverso. La famosa storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto è tanto banale quanto piena di verità, soprattutto perché “Ricomincio da capo” ci dice che non sempre il male viene per nuocere: Phil riuscirà alla fine a trasformare una prigione nella più grande opportunità della sua vita, perché non provare anche noi, senza aspettare di restare bloccati nel tempo?

Corinna Spirito

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