Scusate se esisto! – Recensione
L’ Italia è stata per anni patria della commedia, non di quella sboccata, furbetta, simbolo dei cinepanettoni, ma di quella intelligente che aveva come capostipite Pietro Germi. Oggi è raro trovare commedie di questo genere, eppure, uno spiraglio lo si intravede ancora e questo grazie a Riccardo Milani che, dopo l’ottimo Benvenuto Presidente, replica con Scusate se Esisto!
La pellicola che mette in spolvero una Paola Cortellesi in stato di grazia (anche dal punto di vista della scrittura dato che assieme al marito Milani e a Giulia Calenda e Furio Andreotti firma pure la sceneggiatura) racconta la storia dell’architetto Serena Bruno che, dopo aver conseguito successi all’estero, ha un pensiero rivoluzionario: tornare in Italia. Ma qui la situazione non è delle più facili, essere presa sul serio come architetto donna è praticamente impossibile. Così, aiutata dal suo nuovo datore di lavoro Francesco (Raoul Bova) che le ha dato lavoro come cameriera per sbarcare il lunario, fingerà di essere l’assistente dell’architetto Bruno Serena, per far approvare un progetto per uno stabile nella periferia di Roma.
Divertente fino alle lacrime, acuto e con delle tematiche, nel suo piccolo, rivoluzionare come la sua protagonista. Questo e molto altro ancora è Scusate se Esisto!, una pellicola che fa respirare il cinema italiano prima dell’ondata dei cinepanettoni che a breve invaderanno le nostre sale e che punteranno alla risata facile.
Milani, invece, aiutato da una Cortellesi micidiale, ci fa ridere di gusto con intelligenza, mostrandoci la realtà italiana con ironia e permettendoci di immedesimarci completamente nel ruolo di Serena Bruno. Il femminismo è al centro della pellicola, così come lo è il poter essere una vera coppia (di fatto) senza condividere il letto matrimoniale nel senso più stretto, ma il tutto viene raccontato con leggerezza d’animo, ma profondità di pensiero. Si nota, infatti, quanto il team di sceneggiatori ci tengano a raccontare questa storia, scegliendo la strada che possa colpire tutti indistintamente: quella del sorriso.
Attraverso di esso anche la più classica, ma mai banale e di cui non ci stancheremo mai, commedia degli equivoci ci regala un’ora e quaranta di sano divertimento, facendo mettere in moto anche il cervello, affidandosi ad un altro espediente altrettanto classico come quello del camuffamento. Fingere di essere qualcun altro, per raggiungere un obiettivo, per farsi accettare e che viene sviluppato non solo dal personaggio di Serena, ma anche da tutti quelli intorno a lei, a partire dal Francesco di Bova, attraverso diverse ed ineccepibili sfumature.
Il quid in più è dato, oltre come detto dalla splendida performance di Paola Cortellesi, perfettamente calata nei panni di Serena che ci fa ridere e commuovere grazie ad un’interpretazione reale e sincera, come non si vedevano da tempo soprattutto da donne in Italia, dalla finalmente mancanza di una storia d’amore come tutti la intendono. Fulcro originale del racconto è infatti l’amicizia, intesa sempre come amore, ma visto da originali punti di vista, tanto che anche i luoghi comuni in mano ad un team eccelso come questo, aggiungono quel qualcosa in più alla pellicola perché ci permette di riderci sopra, tanto quanto di soffermarcisi sopra.
Scusate se esisto! è un film brillante che riesce con intelligenza ed originalità a trattare temi non banali e far arrivare il messaggio chiaro e tondo. C’è bisogno di questo tipo di cinema in Italia, ce n’è bisogno ora più che mai.
Sara Prian