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Steekspel – Recensione

Nella sala Petrassi dell’Auditorium di Roma, che in questi giorni ospita il Festiva del Cinema, si è svolta l’anteprima mondiale del mediometraggio Steekspel di Paul Verhoeven,della durata di un’ora, e realizzato attraverso l’interazione del web. Infatti,il regista ha voluto sperimentare un nuovo modo di fare cinema, mettendo in rete solo una scena iniziale della pellicola dalla durata di 4 minuti, inducendo gli utenti a completare la storia. Hanno risposto in tanti a questa iniziativa, per un totale di 2500 video e 700 copioni. Durante l’incontro il regista spiega che è stata un idea del produttore, quella di voler realizzare un’opera che seguisse le direttive e i desideri espressi dal pubblico su internet,inoltre il regista ha affermato:”Ho pensato che sarebbe stato interessante, una vera e propria avventura nuova in cui immergersi, che poteva darmi nuovi stimoli dal punto di vista creativo,pensate che solo per la realizzazione della seconda scena ci sono state proposte ben settecento sceneggiature. All’inizio immaginavo che avrei potuto trovare al massimo un paio di buoni script in grado di adattarsi in maniera abbastanza soddisfacente al soggetto, invece ci siamo dovuti dedicare a un certo  lavoro di collazione, mescolando insieme materiale proveniente da ben cinquanta testi differenti. Ma sono molto soddisfatto, perché questa complessa procedura, mi ha consentito alla fine di esprimermi con maggiore libertà, permettendomi di girare seguendo maggiormente l’improvvisazione”.

Paul Verhoven  ha lavorato dividendosi tra i Paesi Bassi sua terra d’origine e gli Stati Uniti realizzando film importanti tra cui ricordiamo Robocop, Atto di forza, e Basic Instinct, ha spaziato fra i generi, passando dall’action movie al thriller ,al genere erotico, fino ad approdare al dramma storico, senza mai rinunciare alla sperimentazione,sua principale caratteristica, come si può notare da questo suo ultimo lavoro. Il mediometraggio racconta la vita di Remco (Peter Brok), un imprenditore infedele, e della sua famiglia, la moglie, apparentemente  donna modello, fedele e non al corrente delle scappatelle del marito,la figlia, che non riesce a impedire nemmeno alla sua migliore amica Merel, di vedere il padre, e il fratello Tobias (Robert De Hoog), perversamente innamorato di Merel, per cui il massimo della passione consiste nel photoshoppare il volto dell’amata sui corpi nudi e prosperosi delle pornostar.
Un opera innovativa …torbita e ironica,che vale la pena di vedere.
 
Veronica Corsi

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