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The disappearance of Eleanor Rigby – Recensione

Difficile rimanere impassibili davanti alle emozioni provocate da un film come The disappearance of Eleanor Rigby di Ned Benson. Difficile non trattenere le lacrime davanti alla recitazione partecipata, commovente e sublime dei due interpreti, Jessica Chastain e James McAvoy. Difficile parlare di un film che vive e fa affidamento all’animo più intimo delle emozioni degli spettatori, che si sa, sono irrazionali.

Benson decide di raccontarci, un po’ come fece Asghar Farhadi l’anno scorso con Le Passé, uno dei temi più abusati e difficili da raccontare: quello del divorzio.

Per dare un approccio, nuovo, significativo, basa tutta la sua solida sceneggiatura sulla recitazione di due conferme del nostro cinema come Jessica Chastain e James McAvoy che ci spiazzano, ci distruggono, ci fanno innamorare ancora un po’ e poi ci prendono a pugni dritti nello stomaco.

Perché è l’amore il centro di questa storia, l’amore e tutte le sue sfaccettature. La rincorsa all’amore, il bisogno di aggrapparsi l’un l’altro, il bisogno di allontanarsi per sentire ancora quella fiamma accendersi.

A Cannes è stata presentata la versione intitolata Them, un mix delle altre due parti, His e Her, che mostra la storia dai due punti di vista e che sarebbe interessante poter vedere, per riuscire a chiarire alcuni punti un po’ superficiali nella costruzione dei due personaggi. La sensazione che ogni tanto si ha, infatti, è che con questo nuovo montaggio, si perdano per strada le scene minori, quelle magari che al fine della storia contano poco, ma che magari danno qualcosa in più ai due protagonisti.

The disapearance of Eleanor Rigby dimostra come, a volte, l’amore immenso, infinito, che si tortura ma torna sempra in vita è quello tra due persone completamente diverse che si trovano ad elaborare il lutto di un figlio morto troppo piccolo. Proprio questa perdita, sarà la crepa che farà incrinare il loro rapporto in un equilibrio delicato portato avanti per tutte le due ore di pellicola e che si fa strada, piano piano, anche dentro di noi.

Le interpretazioni di Jessica Chastain e McAvoy, fanno poi il resto. Sono loro, soprattutto la Chastain, a prendere per mano lo spettatore in questo lungo percorso e a renderlo partecipe di un lutto non solo reale, come quello del figlio, ma anche un lutto per la scomparsa dell’amore, di quell’anima che dà sempre ci dà vita e che pian piano ci abbandona.

Anime smarrite che percorrono la strada di una sorta di redenzione alla ricerca di se stessi, di uscire dalla selva oscura dell’anaffettività, fatta di maschere e di profondo dolore che ci coinvolgono, ci fanno piangere e ci distruggono, ma allo stesso tempo ci danno speranza. Perché un amore così, alla fine, è l’unico antidoto contro la morte.

Sara Prian

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