The Last Witch Hunter – L’ultimo cacciatore di streghe – Recensione
Il cinema, in questa settimana dedicata ad Halloween, offre una pellicola action-fantasy indirizzata all’horror, The Last Witch Hunter, di Breck Eisner (La città verrà distrutta all’alba), che riesce a mescolare le vicende mitologiche di vari popoli e secoli, con una trama che di per sé non dice nulla di nuovo, ma che grazie agli effetti speciali e ad una buona fotografia, finisce per attrarre.
Il protagonista è Vin Diesel nei panni di Kaulder, un guerriero medievale, reso immortale dalla maligna Strega Regina. Arrivato sino ai giorni nostri, l’uomo prosegue la sua lotta contro le streghe, affiancato da un ordine sacerdotale, in particolare il sacerdote Dolan 36esimo (Michael Caine), suo amico fidato che muore improvvisamente lasciando il posto ad un altro giovane prete (Elijah Wood). Kaulder nel frattempo conoscerà una ragazza, Chloe (Rose Leslie), una strega ed insieme cercheranno di capire come aiutare a riportare in vita l’amico e combattere le forze oscure che vogliono riportare indietro la Regina.
La magia, l’occulto, la negromanzia e il soprannaturale, fanno di The Last Witch Hunter uno di quei film che di horror hanno ben poco, è infatti l’azione (anche se tarda ad arrivare) che combinata al fantasy dà vita ad una pellicola che si lasci guardare per l’incanto visivo che fuorvia lo spettatore.
Il mondo soprannaturale creato dal regista e dagli sceneggiatori (Cory Goodman, Matt Sazama, Burk Sharpless), una New York moderna che nasconde l’occulto, la magia e le streghe e che rivelerà quella che si dimostra l’eterna lotta Bene-Male: Kaulder contro gli stregoni per riuscire a salvare gli ignari umani.
Sono però gli effetti speciali a dettare il vero andamento della narrazione. Il film di Eisner infatti, colpisce soprattutto per i suoi effetti visivi: mescolare antico e moderno insieme, ha contribuito a donare quel tocco in più di spettacolarità alla pellicola, un’idea però già utilizzata nel passato.
I dettagli stilistici (simbologie, vestiti, oggetti di scena), l’aver puntato sul potere visivo e sulle interpretazioni dei protagonisti, Rose Leslie e Vin Diesel, ha però reso The Last Witch Hunter, niente più che una pellicola di puro intrattenimento
Note stonate Elijah Wood e Michael Caine, quest’ultimo riesce anche a cavarsela, ma il primo invece, è relegato a macchietta ed impacciato, per un film dove i personaggi, eccetto Kaulder, sono già di per sé poco approfonditi. La pellicola, tutto sommato, rimane apprezzabile, lineare, con alcune degne scene d’azione e ragionamenti e fili logici che nonostante si perdano ne guadagnano nell’aspetto visivo, perché The Last Witch Hunters finisce per essere nulla più di un divertissement.
Alice Bianco