The Special Need – Recensione
Un film umano, un documentario che parla al cuore e alla sensibilità del pubblico, con un pizzico di auto ironia che non guasta mai. Questo, in poche parole, The Special Need di Carlo Zoratti che racconta, in maniera semplice, cosa voglia dire essere diversi, ma allo stesso tempo normali, alla ricerca di un amore universale che non si limita al rapporto uomo-donna, ma che va oltre, toccando l’amicizia e la famiglia.
Enea è un 29enne, autistico, che ha tutto, ma gli manca solo una cosa: fare l’amore. Così assieme ai suoi due più cari amici, Carlo ed Alex, decide di imbarcarsi in un viaggio, dove potrà essere aiutato a scoprire la sessualità e a ricevere quel contatto fisico che tanto brama.
Mettiamolo in chiaro fin da subito: ‘The Special Need’ è un film imperfetto. Ma proprio per questo, vero, reale, emozionante e che fa riflettere.
Sì perché grazie ad Enea riusciamo a fare dei ragionamenti profondi che vanno al di là della scoperta della propria sessualità, che si spingono in un mondo fatto di emozioni e di bisogni primari che non sono, per forza di cose, legati al sesso.
Sì perché il protagonista nella sua diversità è uguale a noi, anzi è meglio di noi, perché la sua purezza, la sua mente libera da pregiudizi e preconcetti, è un foglio bianco su cui scrivere la vita, ma quella vera, quella che noi, troppo presi dai ritmi frenetici di questa esistenza, ci dimentichiamo di vivere.
Se da un lato il sesso può essere visto come qualcosa di meccanico, un istinto che parte dalla pancia, dall’altro l’amore è un discorso più complesso e difficile, dove migliaia di scrittori, registi, pittori, scultori ci hanno speso parole su parole, senza mai darcene una visione univoca.
Però Enea della parola e del concetto amore, sembra saperne più di tutti gli altri, più di noi spettatori, più di Alex e Carlo, ed è evidente nel momento in cui prende la decisione di non fare sesso con quella persona perché lei non sarà la donna della sua vita.
Il 29enne si trasforma così in un esempio, in qualcosa che tutti dovremmo imparare a seguire.
‘The Special Need’ è un’opera on the road brillante, con un canovaccio imprevedibile da un lato, ma dall’altro che segue un percorso ben preciso, che ci emoziona sinceramente e si presenta come manifesto di quei sentimenti per troppo tempo dimenticati, per troppo tempo lasciati sul fondo di un’esistenza fatta di gesti fugaci ed incontri effimeri.
Un inno a quel mondo che può ancora essere bello perché esiste l’amore più importante di tutti, quello alla base di qualsiasi relazione amorosa, quello senza il quale l’aridità farebbe da padrona nelle nostre vite: l’amicizia.
Sara Prian