The Twilight Saga – Breaking Dawn Parte 2 – Recensione
La Saga di Twilight giunge al termine cinematografico e lo fa in gran stile.
Diretto da Bill Condon questa quinta trasposizione per il grande schermo assume dei toni più caldi e ordinati, rispecchiando fedelmente il libro e aggiungendo quel pizzico di colore in più, che non guasta, ad una trama un po’ scialba come quella della seconda parte del romanzo di “Breaking Dawn”.
Tanti personaggi che si mischiano insieme alla perfezione portando più colore e ritmo all’ipotetica apatia della narrazione originaria. Un film magistralmente costruito e studiato nei minimi dettagli, che fa pensare a quanto Bill Condon sarebbe stato perfetto nel dirigere anche “Eclipse” e “New Moon”.
Dopo quattro film persino Kristen Stewart è riuscita ad entrare nella parte e a rendere giustizia al personaggio letterario, mentre Taylor Lautner decide di togliersi, per l’ultima volta, la maglietta e mostrare il suo “six pack” da licantropo. Edward continua a fare Edward e si limita a tirare fuori all’occorrenza il suo sorriso sghembo. Il film rende gradevole anche la sgradevole presenza di Reneesme, la figlia metà vampiro metà umana dei novelli sposini Cullen, anche se, dato il budget a disposizione, i visual effects utilizzati per modificare digitalmente il volto della bambina potevano essere migliori. Di gran lunga migliori.
Le due ore volano e inesorabili arrivano i titoli di coda.
Mie care twilighters, portatevi una scorta intera di fazzoletti perché anche le più algide fra voi si scioglieranno nell’epilogo. Perché Twilight non è solo ragazzine urlanti in cerca del vampiro azzurro. È una storia d’amore, ma soprattutto è la storia di chi ha condiviso le stesse passioni leggendo i libri, innamorarsi con i personaggi dei personaggi stessi. E nonostante la mercificazione cinematografica, l’idolatria degli attori con la loro altalenante recitazione, questo è l’unico aspetto, seppur provato, ancora intatto. La saga sarà anche conclusa ma il fandom nato da essa continuerà a vivere, per sempre.
Eva Carducci