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The Unknown Known – Recensione

Un’intervista a tu per tu con uno dei più controversi, criticati ed importanti personaggi politici del panorama americano degli ultimi anni: Ronald Rumsfield, incaricato alla Difesa durante l’amministrazione George W. Bush e artefice della guerra in Iraq. Così il regista Errol Morris ha fatto parlare di sé e dell’America alla Mostra del Cinema di Venezia 2013.
Nel documentario, Rumsfield risponde alle domande del regista sui punti più ambigui e spinosi della sua carriera governativa: dal suo ruolo nell’amministrazione Nixon, fino alle sue dimissioni dopo gli insuccessi della guerra da lui scatenata.

Con questa pellicola il regista premio Oscar ha voluto raccontare e mostrare al mondo un pezzo di storia recente americana. Attraverso filmati storici, estratti di interviste e manifestazioni, Morris ha voluto mettere in difficoltà e a nudo, la persona e il personaggio pubblico che era ed è, Rumsfield.

The Unknown Known ha infatti lo scopo principale di svelare verità e bugie nascoste al mondo dall’ex repubblicano guerrafondaio, qui “interrogato” e messo sotto torchio dal regista stesso, che assume il ruolo di giornalista d’inchiesta, pronto a palesare fatti più o meno conosciuti, giustificati e spiegati secondo il parere dell’intervistato.

Il regista ha puntato tutto sulla voglia di fare da filtro alla popolazione statunitense e mondiale, ha deciso di far luce su fatti appositamente messi a tacere e il risultato finale è quello di essere riuscito a spillare qualche informazione in più, ma il vero artefice del successo della pellicola è lo stesso protagonista, qui nella vesti di mattatore scaltro e sempre pronto alla difesa e all’attacco.

Che sia tutto costruito ad hoc non è facile dirlo, ed è probabilmente una delle cose che ancora rimangono “unknown” non conosciute al pubblico, ciò che è certo però, è che Morris sia stato in grado di coinvolgere lo spettatore, a dispetto delle macchinazioni e delle strategie di intervistato ed intervistatore.

Nella sua semplicità, anche per quanto riguarda la scenografia e inquadrature con macchina da presa fissa, The Unknown Known si fa così ritratto, o meglio, autoritratto di un uomo che vuol raccontare la sua storia e le sue verità, ma anche quella di un’intera nazione e del potere esercitato dagli uomini al comando, aggressivi e patriottici, proprio come Donald Rumsfeld, che qui ne diventa il simbolo.

Alice Bianco

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