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Walesa – L’uomo della speranza – Recensione

Come far rivivere una leggenda sul grande schermo. Presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema 2013, Walesa – L’uomo della speranza, è infatti il biopic che, mescolando finzione e realtà, pone al centro la figura di uno degli uomini più influenti degli ultimi anni e lo fa ritraendolo nei suoi momenti di impegno politico, ma anche in quelli più intimi, costruendo il ritratto di un uomo che ha cambiato la storia.

Lech Walesa (Robert Wieckiewicz), ex-presidente polacco, Premio Nobel per la Pace nel 1983, viene intervistato da Oriana Fallaci (Maria Rosaria Omaggio), una delle giornaliste più famose del mondo, mentre questi deve ancora ricevere il futuro Premio Nobel. La donna rivolge delle domande che nessun altro ha mai osato fare, a quello che è il leggendario leader di Solidarnosc.

L’intervista con la Oriana Fallaci della finzione, Maria Rosaria Omaggio, è solamente il filo conduttore di una pellicola che con una voce narrante dà vita alle immagini, che scorrono e mostrano chiaramente l’intera esistenza di Lech Walesa.

Dal colloquio tra i due, emerge la personalità di quest’uomo, dotato di un grande carisma e capace di attuare delle buone scelte politiche, con il cuore in bilico tra il bene della sua patria e quello per la moglie, Danuta Walesa (Agnieszka Grochowska), l’unica in grado di stargli vicino.

Ma ciò che è ancor più interessante è scoprire l’ascesa di quest’uomo. Dal lavoro di operaio ai cantieri navali di Gdansk, all’arresto e la prigionia dopo aver preso parte ad uno sciopero represso col sangue e l’ondata di scioperi che, nel 1980, provocarono un braccio di ferro fra lo Stato e i lavoratori guidati proprio da lui, riuniti sotto il Solidarnosc, la prima organizzazione sindacale indipendente nata nei territori sovietici.

Ritratto politico e biografico di questo uomo, che come suggerisce il sottotitolo è stato ‘’un uomo della speranza’’, il Walesa di Andrzej Wajda, è una figura profonda, reale e dotata di straordinaria forza, determinato, come appare davanti alla giornalista e nel contempo, dotato anche di umorismo e buoni sentimenti.

Il regista ha affidato tutto al protagonista, un eccellente Robert Wieckiewicz, così come la brava Omaggio e attraverso questo biopic è riuscito nell’intento di ritrarre e raccontare la storia, spesso poco conosciuta di un Paese vicino a noi, eppur così lontano, ma soprattutto emozionare, descrivendo con intensità ed impegno, l’efficacia delle lotte sociali e i cambiamenti avventuti.

Alice Bianco

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