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World War Z – Recensione (2)

Presentandosi come un blockbuster estivo, World War Z di Marc Forster, è in realtà molto di più.

Gerry (Brad Pitt) ha deciso di abbandonare il suo lavoro alle Nazioni Unite per stare di più accanto alla sua famiglia. Un giorno però il mondo viene sconvolto da un’epidemia di Zombie e l’uomo verrà richiamato alla base per dare un fondamentale aiuto nella risoluzione della minaccia.

Un film d’azione di stampo socio-ambientale, mascherato da pellicola horror, che parla di noi, dell’umanità, e di quelle paure più recondite. Incubi che qui prendono la forma di Zombie, ma che potrebbero essere qualsiasi altra cosa: dalla guerra nucleare, ad un’ epidemia.

Forster evita il più possibile, tranne in qualche scena  e soprattutto nel finale, di mostrare gli Zombie in primo piano, trasformando il tutto in una minaccia psicologica che mette a dura prova i protagonisti e lo spettatore. La tensione, infatti, non cala mai nemmeno un secondo tenendoti incollato alla sedia per tutta la durata del film, come solo l’ultima parte di “Argo” era riuscita a fare.

Non c’è tempo per i preamboli, solo per far capire il rapporto profondo che lega Gerry e la sua famiglia, ma questo dura il lasso di una scena. Poi si corre, ci si affanna e, a fine proiezione, quando senti pronunciare dal protagonista “La guerra è appena cominciata”,  ci si sente sfiniti, senza forze, come se a combattere accanto al protagonista ci fossimo stati anche noi.

Un 3D superbo, che non da mai fastidio, ma che anzi permette un maggiore coinvolgimento nel racconto che, a dispetto di qualsiasi altra zombie story, ti rende partecipe. Niente è irreale, lontano da noi, tutto è talmente tangibile, che si trasforma in un dialogo alle nostre coscienze. Un appello ad aprire gli occhi, grazie anche a quelle sequenze di repertorio iniziali, dove i mali del mondo affiorano uno dopo l’altro e, mentre la voce narrante cala di tono, aumenta la musica che rimbomba nelle viscere tanto quanto le immagini hanno fatto sulla nostra mente.

World War Z è probabilmente il film dell’estate che più vi sorprenderà, con un Brad Pitt in stato di grazia.

Sara Prian

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