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Zanzare, perché preferiscono pungere alcune persone?

Perché per alcuni le zanzare sono un tormento mentre altri non vengono pizzicati?

Con l’inizio dell’estate ritornano le insidiose zanzare a tormentare le nostre notti estive. Molte persone durante questa stagione si sentono preda preferita delle zanzare a differenza, magari, di alcuni amici che non vengono bersagliati di punture. Viene quindi spontaneo domandarsi perché?, perché per alcuni le zanzare sono un vero e proprio tormento mentre altri non vengono minimamente infastiditi? Da cosa dipende questa preferenza alimentare?
Gli studiosi si impegnano da anni per capire quale sia il meccanismo d’azione e quali siano i motivi e le sostanze che maggiormente attraggono le zanzare. In questo articolo abbiamo raccolto le informazioni salienti e cercheremo di far un po’ di luce su questo fastidioso insetto e sulle sue scelte alimentari.

Zanzare, conosciamo il nostro nemico.

Da dove arrivano?
Le femmine, che sono il nostro vero nemico, depongono le uova in fiumi, ristagni d’acqua, cavi degli alberi, grondaie, recipienti pieni d’acqua come ad esempio vasi, sottovasi, annaffiatoi, secchi, ecc. Alcune specie necessitano di acque chiare e pulite, altre di acque salmastre, altre ancora sono in grado di svilupparsi in acque molto inquinate e ricche di sostanza organica, come le fognature e le caditoie stradali.
Rispetto al luogo di nascita, di solito, le zanzare non si allontanano più di qualche centinaio di metri, va da se che nella maggior parte dei casi le zanzare che troviamo in casa si sviluppino proprio nelle vicinanze della nostra abitazione.
Le zanzare sopravvivono in media 4 settimane (normalmente, in casa, una zanzara domestica può sopravvivere dai 10 ai 30 giorni).

Cosa mangiano (non è scontato!)?
Solo le femmine ci pungono poiché si nutrono di sangue di animali a sangue caldo per portare a maturazione le uova (la femmina parte alla ricerca delle proteine contenute nel sangue appena si sviluppano le uova nell’addome per alimentarle). I maschi invece si cibano di sostanze zuccherine come nettare e linfa di fiori e piante o la polpa della frutta.

Perché la puntura delle zanzare provoca prurito?
La femmina assume in genere una quantità di sangue circa uguale al suo peso, ovvero 2-3 milligrammi. La saliva delle zanzare, per semplificare l’alimentazione, contiene sostanze che hanno azione anticoagulante e anestetica, ma che può risultare irritante, sono proprio queste sostanze a provocare i fastidi e le irritazioni tipiche delle punture.

A cosa servono le zanzare?
La vita delle zanzare è legata a quella di molti altri animali. Le larve forniscono nutrimento a numerosi animali acquatici come i pesci e svolgono un’azione di pulizia delle acque, eliminando materie organiche, batteri e altri microrganismi. Gli adulti sono bocconi prelibati per uccelli e pipistrelli. I maschi rivestono una notevole importanza perché, ricercando il nettare per la loro nutrizione, partecipano all’impollinazione.

Dove vanno a finire le zanzare d’inverno?
Le zanzare possono attraversare i mesi invernali sotto varie forme: come uovo che si schiuderà con l’arrivo delle piogge primaverili, come femmina adulta in qualche anfratto all’interno delle nostre abitazioni, oppure coma larva in raccolte d’acqua stagnante.

Ma torniamo alla nostra domanda principale, da cosa sono attirate le zanzare?

Sebbene la credenza popolare affermi che le zanzare pungano soltanto le persone con il sangue dolce, vari studi scientifici hanno dimostrato che non esiste un unico fattore a determinare chi siano le prede più appetibili per le zanzare. Si tratta, invece, di una combinazione di fattori (come le caratteristiche fisiche e le abitudini di vita), a rendere alcuni soggetti più predisposti rispetto ad altri ad essere morsi da questi insetti.
Si è scoperto che le zanzare percepiscono, anche a distanza, stimoli che provengono dal corpo umano e dagli animali, grazie ad un apparato sensoriale posto sulle antenne e sul capo, i fattori discriminanti sono soprattutto gli odori e le sostanze chimiche emessi dai corpi. Ma vediamo nei dettagli i fattori di interesse.

Gruppo sanguigno
Uno dei fattori discriminanti sembra sia il gruppo sanguigno di appartenenza. Le zanzare considerano il tipo 0 più gustoso di qualsiasi altro gruppo sanguigno.

Anidride carbonica
La traccia per eccellenza, seguita dalle zanzare per individuare una preda (anche da da 50 metri di distanza!), è l’anidride carbonica prodotta dal nostro organismo attraverso la respirazione e la traspirazione. Ne consegue che i soggetti che producono CO2 in maggiore quantità saranno i bersagli ideali. Ecco perché le persone che hanno uno scambio ossigeno/anidride carbonica maggiore, come quelle in sovrappeso e coloro che fanno attività fisica, risultino più colpite e tendano ad attirare più facilmente le zanzare e a subirne gli attacchi.

Sudore
Oltre all’anidride carbonica, le zanzare percepiscono l’odore dell’acido lattico (che si forma nei muscoli dopo un’intensa attività fisica), dell’acido urico, dell’ammoniaca e di altre sostanze che espelliamo attraverso il sudore. Proprio quest’ultimo è un altro fattore predisponente alle punture di zanzara. Ecco perché le persone che tendono a sudare maggiormente, hanno una maggiore probabilità di essere morse.

Cibo e bibite
Il sudore, e quindi il nostro odore, viene influenzato da ciò che si mangia e si beve. L’assunzione di alcool, ma in particolare modo la birra, altera in modo significativo l’odore che gli individui emanano, aumentando molto la probabilità di divenire attraenti prede delle zanzare (basta bere una classica lattina da 33 cl per aumentare le probabilità di essere punti!).
Al contrario, particolari alimenti con elevate concentrazioni di vitamine del gruppo B (B1 e B6) e di vitamina C, come l’aglio, ci rendono meno invitanti.

Temperatura corporea
La temperatura corporea gioca un ruolo determinante nell’attirare le zanzare. L’aumento della temperatura corporea rende la preda più appetibile.
Punture in vista quindi per chi pratica attività fisica, che ha difatti un aumento temporaneo della temperatura corporea, in aggiunta un maggior quantitativo di acido lattico e alla maggior produzione di sudore. A far le spese della temperatura corporea sono anche le donne in dolce attesa che hanno una temperatura corporea più elevata (soprattutto sulla pancia!) e che vengono attaccate, secondo alcuni studi, con una frequenza due volte superiore rispetto ad una donna che non aspetta un bambino.

Colori scuri
Anche gli indumenti che indossiamo possono aumentare o diminuire il rischio di essere morsi. In uno studio che ha confrontato varie tonalità, i ricercatori hanno rivelato come le zanzare siano attratte dai colori scuri. Prediligono nell’ordine: nero, rosso, grigio e blu. Richiamano meno la loro attenzione i colori chiari e in particolare il kaki, il verde e giallo.

Pelle
Altri motivi discriminanti sono le sostanze e il grado di umidità della nostra cute. La presenza di batteri sulla nostra pelle (soprattutto le colonie che albergano nei pressi di piedi e caviglie, che infatti attraggono maggiormente le zanzare), il quantitativo di colesterolo e quello di steroidi rendono le persone con più alte concentrazioni di queste sostanze più appetibili per le zanzare. Ma anche il grado di umidità della pelle è un fattore decisivo, perché le zanzare prediligono la cute asciutta rispetto a quella umida o bagnata.

Quindi, perché alcune persone non vengono punte dalle zanzare?

La risposta a questo punto sembra quasi banale, va da se’ infatti che l’assenza degli elementi appetibili sia il fattore determinante. A ciò si aggiungono le profonde differenze che ci sono, da persona a persona, nella distribuzione (in quantità e qualità), dei milioni di microrganismi che ricoprono la pelle, diretta conseguenza di patrimonio genetico, dieta, stile di vita e cambiamenti ormonali.

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