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Barbieri: MasterChef coronamento di una vita professionale

Lo chef, giudice del cooking show, ha parlato in vista dell'inizio del programma

Questa sera, alle 21:15 su Sky Uno, tornerà MasterChef, programma che ha appassionato milioni di italiani in questi anni, giunto ormai alla sua 14a edizione. Confermati anche per quest’anno i tre giudici del cooking show: Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli. Il veterano del terzetto è Barbieri, presente fin dalla prima edizione: lo chef si è raccontato in un’intervista a Vanity Fair.

Sull’importanza di MasterChef: E’ stata la benedizione di Gesù. Il coronamento di una vita professionale. Ho fatto tutte le edizioni, sono l’unico e ancora mi ricordo il colloquio iniziale, sulla pernice. Prima di questa trasmissione le persone andavano al ristorante per riempirsi la pancia, ora sanno tante cose in più. E’ un programma internazionale ma, diciamolo, in Italia lo facciamo meglio che altrove, anche per la nostra storia. Abbiamo dato il via a un cambiamento che adesso sento come necessario anche nel mondo dell’hôtellerie, spesso fermo agli anni Settanta”.

Il rapporto con Cracco e Bastianich, colleghi delle prime edizioni: “All’inizio di Masterchef la situazione con Carlo e Joe era decisamente più impegnativa per i caratteri dei miei due soci: molto forti, duri. Eravamo tre galli in un pollaio, ma nonostante non fosse sempre semplice ho tanti ricordi belli, divertenti“.

Rapporto ben diverso con gli attuali compagni d’avventura, Cannavacciuolo e Locatelli: Loro sono molto più ironici e divertenti. Con Antonino c’è un feeling particolare e Locatelli è quello che cerca di tenere un po’ le fila, altrimenti io e lui scherzeremmo dalla mattina alla sera. Ci frequentiamo anche fuori, a telecamere spente, cosa che non succedeva con gli altri due colleghi… insomma, oggi c’è più complicità“.

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