Max Pezzali confessa: Già il terzo album sembrava un miracolo
Il cantante ha parlato di come ha vissuto il successo dopo gli esordi
Max Pezzali ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair. Il cantautore ha trattato diversi argomenti della sua vita e della sua carriera, raccontando anche la musica con cui è cresciuto e il rapporto con il successo arrivato con gli 883, prima con Mauro Repetto e poi da solo.
La crescita tardiva e la musica: “Sono cresciuto un po’ più tardi degli altri: loro uscivano e io ancora stavo lì a giocare, che ne so, con i pupazzetti. Finché, a un certo punto, ho spostato la mia attenzione sulla musica, su un genere un po’ ostico, per sentirmi culturalmente diverso e non semplicemente un escluso: l’heavy metal degli Iron Maiden e dei Saxon“.
Il successo: “Già il terzo album sembrava un miracolo. Non ho una voce della Madonna, nemmeno una fisicità strepitosa e non potevo ambire a diventare uno showman che canta, recita e balla. Credevo in un futuro breve ma eroico, consapevole della caducità del pop”.