Berrettini: Tratto gli altri molto meglio di come tratto me stesso
Il tennista italiano si è raccontato ai microfoni del podcast Tintoria

Matteo Berrettini è stato ospite di Tintoria, podcast condotto da Daniele Tinti e Stefano Rapone. Il tennista italiano ha parlato del successo in Coppa Davis con la Nazionale e del ricevimento della squadra dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il bene comune e la durezza con se stesso: “Io guardo sempre al bene comune, sono un grande uomo squadra. Tratto gli altri molto meglio di come tratto me stesso. E credo che questo essere così duro con me stesso mi abbia portato a certi livelli, quindi ho paura a lasciare andare quella parte di me”.
Nessun alibi: “Gli sport con le racchette sono gli sport delle scuse. Ma a me hanno insegnato che gli alibi nel tennis non esistono, devi essere un robot”.
La giornata al Quirinale: “E’ stata una mattinata diversa dalle mie solite, sicuramente emozionante. C’è questo rigore, ci sono i corazzieri, poi come giri l’angolo è tutta una sagra del selfie, con tanti complimenti e autografi. Con Mattarella ho parlato tutte e tre le volte che sono andato in Quirinale. Segue molto il tennis e non pensavo perché ci sono tantissimi sport dove in Italia andiamo bene, ma ricordo lo scorso anno quando citava alcuni passaggi delle partite. Questa cosa ha fatto molto piacere a tutti noi”.