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Camila Giorgi rompe il silenzio: A maggio ho deciso di smettere

L'ex tennista, dopo il ritiro e il trasferimento all'estero, ha parlato a "Verissimo"

Per Camila Giorgi non è stato un periodo facile. La tennista italiana nei mesi scorsi aveva annunciato improvvisamente il suo ritiro. In seguito le polemiche l’avevano travolta, con l’accusa di essersi trasferita all’estero per scappare dal Fisco italiano. Per non parlare dell’accusa sui falsi vaccini per il Covid. La Giorgi ha rotto il suo silenzio, tornando a parlare in un’intervista nella trasmissione Verissimo.

Sul trasferimento all’estero: Non è vero che siamo scappati dall’Italia, la scelta è stata solo mia. Già in passato ho vissuto per tre anni a Miami. Ma io non scappo mai. Il mio problema è che a me non piace parlare troppo. E’ allucinante dire anche che non abbiamo pagato l’affitto di una casa. La mia famiglia non sapeva di questa situazione, i problemi sono arrivati da persone esterne che mi gestivano. Non era il lavoro di mio padre gestire queste cose, lui era solo il mio allenatore. Non ci siamo spaventati, abbiamo cambiato le persone che gestivano le cose e adesso siamo in ordine. E’ ingiusto mettere sempre in mezzo mio padre“.

La decisione di lasciare: “Volevo fare pure un discorso di addio a Parigi, invece la notizia del mio addio al tennis professionistico è uscita prima. A maggio mi sono svegliata e ho deciso di smetterla. Erano anni che aveva pensato di lasciare la racchetta. Il tennis mi piace ancora viverlo, sono andata a vedere qualche partita a New York, ma non torno a giocare. Ora vorrei viaggiare e in Italia tornerò sempre, perché è casa mia. Io amo l’Italia, per me è sempre al primo posto“.

Sui falsi vaccini per il Covid, si professa innocente: Io non sapevo che non mi stesse facendo il vaccino, perché altrimenti non avrei potuto viaggiare. Ho scoperto dopo che non era un vaccino. Non so cosa dire. Poi ho fatto il vaccino anti Covid. A novembre ci sarà un’udienza e dopo si potrà parlare. Io pensavo che ci fosse un rapporto umano con questa dottoressa, mi sono fatta curare tante volte da lei. Poi quando è andata in difficoltà ha fatto il mio nome. Comunque penso che con il tempo tutto si sistemi”.

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