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Goggia pronta a tornare: La confidenza con la velocità è rimasta

La campionessa azzurra di sci alpino è pronta a tornare in pista

Lo sci alpino azzurro è pronto a ritrovare Sofia Goggia. La campionessa bergamasca, infatti, a 10 mesi dall’infortunio, tornerà al cancelletto della Coppa del Mondo, nelle prove di Beaver Creek. L’olimpionica ha raccontato sensazioni e obiettivi sul suo ritorno, intervistata da Tuttosport.

Le condizioni: Il piede è a posto, ma soprattutto la mia anima è a posto. Sono serena, ho ritrovato la gioia di sciare, quella che mi ha fatto vivere le mie giornate migliori da atleta. Dieci mesi sono stati lunghi, lunghissimi. Per la prima volta un infortunio mi ha tenuta lontana per così tanto tempo dalle piste, ma soprattutto mi ha devastata mentalmente. La frattura era complicatissima, i dottori stessi non sapevano come avrebbero rimesso insieme tutti i pezzi. Ed ero in rampa di lancio, sciavo bene. Lo ammetto, venendo qui qualche remora c’era. Mi domandavo come avrei reagito nelle curve veloci, magari con poca luce. Se avessi alzato il piede. Invece no, infortunio dimenticato. Paradossalmente, a parte qualche dolorino trascurabile, è come se non fosse successo nulla, come se togliendo quella placca a settembre mi fossi riappropriata della ragazza che ero prima“.

E’ rimasta quella Sofia: Alti e bassi, specie all’inizio, ma la confidenza con la velocità è rimasta. La verità è che ho così pochi giorni di sci, dopo aver saltato il finale della passata stagione e la preparazione estiva di questa, che quindi non posso esprimermi. Ma non è neanche quello il punto. Dopo i primi giorni su pendii facili e corti, appena abbiamo allungato i tracciati e su pezzi più difficili ho ritrovato la velocità, la cosa che mi esalta. E mi sono sbloccata. Sapete che tecnicamente non sono proprio un esempio, ma quando c’è da gestire la velocità è un’altra cosa. Sono rimasta quella Sofia“.

Gli obiettivi: “L’ultima discesa che ho disputato è stata quella di Cortina a fine gennaio e devo ancora aprire il primo cancelletto, su una pista che nessuna conosce. Ma soprattutto l’ultima cosa a cui penso sono i possibili scenari di Coppa o le gare di febbraio. Torno da un infortunio emotivamente e fisicamente pesantissimo, ho molte cose a cui pensare senza fare voli pindarici. Dico anch’io: vedremo come saremo a gennaio-febbraio. Vivo gara per gara, per prendere confidenza con il mio percorso”.

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