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Jos Verstappen difende il figlio: I commissari simpatizzano per altri

Il padre del pilota della Red Bull ha difeso il figlio dopo la penalità in Messico

Dopo il Gran Premio del Messico il distacco tra Max Verstappen e Lando Norris nella lotta al Mondiale piloti di Formula 1 si è ridotto di 10 punti. Ora tra i due ci sono solo 47 lunghezze a 4 Gran Premi dal termine. Il pilota inglese della McLaren infatti è arrivato secondo dietro al ferrarista Carlos Sainz, mentre il leader della classifica è arrivato sesto. Una posizione anche ai 20 secondi penalità inflitti per una una serie di comportamenti al limite nella difesa della posizione nei confronti di Norris.

A difendere l’olandese della Red Bull ci ha pensato papà Jos: Max deve guidare in questo modo perché non ha una macchina abbastanza valida. Persino la Haas è stata più veloce della Red Bull in gara. Sta facendo di tutto per vincere il titolo. La macchina però non è competitiva e si vede anche dalle prestazioni di Sergio Perez”.

Jos Verstappen ha proseguito attaccando i commissari:In curva 7, forse, Max è stato un po’ troppo duro. Ma continuerà comunque a guidare come meglio crede. Deve farlo, perché la macchina in questo momento non è abbastanza veloce. E non cambierà il suo stile di guida perché fra i commissari c’è qualcuno che non apprezza il suo modo di fare. Penso che la FIA dovrebbe rivedere la composizione del collegio degli stewart e analizzare un possibile conflitto di interessi. Perché, ad esempio, ci sono ex piloti che hanno più simpatia per certe squadre“.

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