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Sinner: A 13 anni e mezzo via di casa, ora sono numero 1

Il tennista italiano ha raccontato il suo percorso e come vede il prossimo futuro

Jannik Sinner ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport. Il numero uno del tennis mondiale ha parlato del suo percorso a livello personale fino al successo e dei programmi per il futuro della sua carriera. Il tennista italiano poi è tornato anche sull’assenza alle Olimpiadi e ha rivolto lo sguardo alla Coppa Davis.

Il percorso verso il numero 1:Come persona non sono mai cambiato, il successo non mi ha cambiato e non ha cambiato come tratto le persone di fronte a me, quelle che incontro. Quello che cambia è che ho un po’ meno tempo libero. Perché io sono una persona che dedica tutto il suo tempo al lavoro. Quindi dipende da me. Se domani voglio andare a casa posso anche andarci, ma non voglio, perché la mia carriera è cominciata quando a 13 anni e mezzo sono andato via di casa. Adesso ho 23 anni e sono arrivato al punto che ho sempre sognato: diventare il numero uno“.

Le prospettive: E’ proprio ora che uno deve continuare a lavorare e migliorare, perché ci sono tutti i giocatori che ti vogliono inseguire. Giocherò per altri 15 anni, speriamo che il fisico tenga. Si pensa che 15 anni siano lunghi, ma non è così perché oggi dicevo tra me e me: ‘Quest’anno è passato veramente veloce’. Stiamo cercando di fare tutte le scelte per continuare a giocare il più a lungo possibile, ma non possiamo nemmeno buttare via il tempo perché è un bel bilanciamento di miglioramento, lavorare, voglia di vincere, avere intorno le persone che vuoi e che ti possono aiutare”.

L’assenza alle Olimpiadi, gli Slam e la Davis: Gli Slam sono e saranno sempre i tornei più prestigiosi per me. Ho avuto un momento difficile: non giocare le Olimpiadi che per me erano un obiettivo fondamentale. Ora c’è la Coppa Davis. Futuro? Sarà difficile fare meglio di quest’anno, ma vediamo cosa riusciamo a fare”.

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